ASSOCIAZIONE CULTURALE “LA CORTE” CAZZAGO SAN MARTINO
Organizzano presso la chiesa parrocchiale di Cazzago San Martino
Concerto per soprani, oboe, fagotto e organo
Canto Julia Demenko, Elena Palini, Anna Maria Tribbia, Delia Sardini
Oboe Emilio Paraggio Fagotto Tomislav Maggini
Organo Claudio Donghi

Organizzano presso la chiesa parrocchiale di Cazzago San Martino
Concerto per soprani, oboe, fagotto e organo
Canto Julia Demenko, Elena Palini, Anna Maria Tribbia, Delia Sardini
Oboe Emilio Paraggio Fagotto Tomislav Maggini
Organo Claudio Donghi

A.Vivaldi (1678-1741): Domine Deus dal Gloria RV 589
Soprano, oboe e continuo
Il Gloria RV 589 (in re maggiore) è composto 12 pezzi. Uno di essi è il Domine Deus, una delle melodie più celebri di Vivaldi. Questa stupenda melodia vede il soprano dialogare con l'oboe, mentre l'organo stende un tappeto sonoro e ritmico nel tempo pastorale e natalizio di sei ottavi.
J. S. Bach (1685-1750) Preludio per organo sui temi del primo tempo del concerto brandeburghese n. 3 in sol maggiore, BWV 1048 (arrangiamento A. Skipis)
Organo solo
Era abitudine ai tempi di Bach utilizzare melodie e brani per costruirne altri. La stessa tecnica compositiva viene utilizzata in questp brano. Alcuni passi, assai celebri di un concerto brandeburghese, vengono riutilizzati per la bellezza del suono dell'organo di Cazzago.
J. S. Bach (1685-1750) Aria: "Schafe können sicher weiden" (dalla Cantata Was mir behagt, ist nur die muntre Jagd!, BWV 208)
Soprano e organo
E' un’aria tratta dalla cantata 208 di Bach. La dolce e serena melodia dell'organo accompagna il testo in tedesco che sottolinea il valore della pace e della giustizia in una società serena e regolata da giusti amministratori.
Il testo, cantato in tedesco, così recita:Le greggi possono pascolare sicure
Dove vigila un buon pastore.
Dove i reggenti governano bene
Si può sentire la calma e la paceE fare che i paesi siano beati.
Giovanni Antonio Bertoli (1598- dopo il 1645) Prima sonata per fagotto e continuo
Giovanni Antonio Bertoli. Nasce a Lonato il 27 gennaio 1598. Frequenta la Scuola degli Accoliti in Verona. Ricopre la carica di suonatore di cornetto nella Cappella del Duomo di Verona. Entra a servizio presso l'Arciduca Carlo Giuseppe d'Asburgo, vescovo di Breslavia e Bressanone. Tornò successivamente in Italia e diede alle stampe una raccolta di Salmi intieri a cinque voci con il basso continuo e le più note Compositioni musicali fatte per sonare col fagotto solo.
In questa composizione il fagotto per la prima volta assume carattere solistico e virtuosistico.
La sonata, che Tomislav Maggini con Claudio Donghi eseguono, è divisa in due parti: la prima dal carattere di danza lenta e processionale, la seconda con un ritmo ternario che ricorda i modi appena trascorsi del Rinascimento.
Sono curiosi ed originali i velocissimi e diversi gruppi ritmici eseguiti dalle note del fagotto.
G. F. Handel (1685-1759) Sonata per organo sui temi del concerto per arpa in sib maggiore Op.4, No.6, HWV294 di (arrangiamento per organo di C. Ulrich)
Organo solo
Il concerto in si bemolle per arpa di Haendel fa parte della serie dei concerti d'organo che l'autore scrisse come intermezzi degli Oratori. Handel suonava personalmente questi brani perché la sua popolarità contribuiva ad attirare un numero maggiore di spettatori. Questa ne è una libera rielaborazione per organo solo.
J. S. Bach (1685-1750) Nun komm' der Heiden Heiland, preludio corale per organo BWV 599 (trascrizione dall’organo di C. Donghi)
Oboe, fagotto e organo
Il brano di Bach è la trasposizione per oboe, fagotto e organo di un pezzo per organo solo. Il titolo è: “Ora viene il Salvatore dei pagani”. E' un brano composto a partire da un corale dell’Avvento. Il cammino del Salvatore che sta per giungere è rappresentato dalle crome che il fagotto esegue con continuità e ritmica ripetizione durante tutta la composizione, le note dell'organo rappresentano la preghiera dei fedeli, la dolce, toccante ed espressiva melodia dell'oboe, il cuore dell'uomo in attesa del Natale.
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) Alleluia dal Mottetto KV 165 Exultate Jubilate
Soprano e organo
Il mottetto “Exultate Jubilate” è la dimostrazione del genio compositivo di un Mozart non ancora diciassettenne. Composto nel dicembre del 1772, il mottetto venne eseguito per la prima volta il 17 gennaio 1773, nella chiesa di Sant’Antonio Abate a Milano: Mozart lo affida al cantante Venanzio Rauzzini, protagonista di successo della sua opera “Lucio Silla”. Quella sopra citata ne è l'ultima parte l’ultima parte.
J. S. Bach (1685-1750) “Arioso dal secondo tempo del concerto per clavicembalo n.5 in fa minore, BWV 1056 di J. S. Bach (arrangiamento per organo di C. Ulrich)
Organo solo
E' abbastanza frequente trovare composizioni di J.S. Bach scritte prima per uno strumento e poi trascritte, da lui stesso, per un altro, oppure movimenti di Sonate o di Suite presi e inseriti in altri lavori; è il caso dell' Adagio BWV 156 (conosciuto anche come "Arioso") composto come 1° movimento di una cantata sacra e poi inserito come 2° movimento nel Concerto BWV 1056 per Clavicembalo, Archi e Basso continuo. Questa è una ulteriore rielaborazione per organo solo.
Vladimir Fëdorovič Vavilov (1925 – 1973) Ave Maria attribuita a Giulio Caccini
Quattro voci femminili, oboe e organo
Quest'aria indimenticabilmente bella del compositore russo Vladimir Vavilov (1925-1973) è stata falsamente attribuita a Giulio Caccini, dopo la morte di Vavilov. Ancora oggi è a volte presentata come "Ave Maria di Caccini da Vavilov"! Da quando Inessa Galante eseguì questa canzone nel suo album del 1995 "Debut", ha guadagnato la fama mondiale e da allora è stata usata in parecchi film e registrata da numerosi artisti. Noi la presentiamo in una versione per quattro soprani oboe ed organo.
Bernardo Pasquini (1637 –1710) Introduzione e pastorale (trascrizione dall’organo di C. Donghi)
Oboe, fagotto e organo
Claudio Donghi partendo da una pastorale natalizia di Bernardo Pasquini, musicista del seicento, invidiato all’Italia anche dal Re Sole, ha rielaborato un brano del programma per gli strumenti del nostro concerto e per questa occasione. Un’introduzione dei due strumenti ad ancia doppia, viene seguita da una breve cadenza dell'organo, per svilupparsi in un trio che rievoca le tradizionali sonorità del Natale. Il brano è interessante anche per il tono insieme solenne e gioioso.
Franz Xaver Gruber (1787 – 1863) Astro del ciel
Quattro voci femminili e organo
Stille Nacht (conosciuto in Italia con il titolo di Astro del Ciel) è un noto canto natalizio di origine austriaca. Le parole vennero scritte dal sacerdote Joseph Mohr nel 1816, , mentre la musica venne composta da Franz Xaver Gruber, nella vigilia di Natale del 1818.
La prima esecuzione pubblica avvenne nella notte del 24 dicembre 1818 durante la Messa di Natale nella chiesa di San Nicola di Oberndorf, presso Salisburgo.
Attualmente è una delle più note e conosciute canzoni natalizie e si ritiene che sia stata tradotta in più di 300 lingue. Non tutti sanno che la versione italiana dal titolo "Astro del ciel", ormai diventata popolare anche a livello internazionale, non è una traduzione del testo tedesco bensì un testo originale scritto dal sacerdote bergamasco Angelo Meli.
Soprano - Julia Demenko
Pluridiplomata, dal 1987 ha studiato l’ arte del Canto alla scuola sperimentale di musica a Tiblisi
e dal ‘91 al 96’ al Conservatorio di Stato di Tiblisi dove ha conseguito il suo Primo diploma.
Dal 1994 al 2002 ha studiato al Conservatorio di Stato di Vienna dove ha conseguito il Secondo
diploma di specializzazione. Entrambe i diplomi sono stati ottenuti col massimo dei voti.
Successivamente partecipò a numerosi corsi di perfezionamento con i Prof. Hilda Zadek - Eva Blahova
- Walter Berry - Olaf Bar - Waiss, etc. Si è esibita mei più svariati repertori in Italia e d Europa. Insegna canto e in questo concerto presenta brani con la collaborazione delle sue allieve Elena Palini, Anna Maria Tribbia e Delia Sardini
Oboe - Emilio Paraggio Emilio Paraggio nasce a Brescia nel giugno del 1990. Si avvia allo studio dell'oboe all'età di 11 anni presso il Conservatorio Luca Marenzio di Brescia dove si diploma sotto la guida del maestro Roberto Bertazzi nel giugno del 2008. Da allora ha proseguito la sua attività musicale come solista e in varie formazioni musicali Affianca alla passione della musica l'insegnamento dell'oboe e del solfeggio.
Fagotto
Tomislav Maggini
Ha studiato fagotto presso il conservatorio di musica “Luca Marenzio” di Brescia sotto la guida del maestro Luca Reverberi, ha quindi conseguito la laurea del biennio di fagotto presso il conservatorio di Piacenza “G. Nicolini”. Svolge intensa attività concertistica e didattica. All’interesse per la musica ha unito studi di storia dell’arte e fotografia, conseguendo in arte la laurea triennale a Verona.
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